Milano vertigo

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Una telefonata della cara mamèta: “Renato, devi indagare su un caso”. Tra tutte le persone che Negri poteva figurarsi che gli affidassero un’indagine per omicidio, certo la sua mamma era l’ultima. Il commissario indagherà sulla morte di un certo Achille Bracchi, caso chiuso dal commissariato di Chiavari come suicidio ma che, evidentemente, non convince la signora Rosalba Maria Barbieri vedova Negri.

Cosa c’entra la cara mamèta con il Bracchi?

Sembra che in un torrido luglio del 1979, Achille Bracchi si sia lanciato da quella che pensava sarebbe diventata la sua miniera d’oro: Colonia Fara, un edificio realizzato durante il Ventennio fascista a strapiombo sul bel mare ligure della riviera di Levante. Per questo caso, il commissario si avvarrà dei suoi fidi aiutanti: il suo vice Palamara e l’ispettore Coviello, ma sarà un’indagine che dovrà condurre in solitaria e in cui dovrà fare, soprattutto, i conti con se stesso.